Trattamenti
Valutazione fisioterapica
La valutazione fiosioterapica è la fase iniziale del processo che consente al terapista fisico, attraverso un’attenta osservazione della problematica e le informazioni fornite dal paziente, di determinare se è appropriato o inadeguato intervenire sul paziente stesso.
Attraverso la valutazione fisioterapica vengono misurate le variabili relative alla malattia (gambe e braccia libere di muoversi, forza muscolare, indipendenza nella vita quotidiana) all’inizio e alla fine del trattamento, al fine di confrontare i due insiemi di dati e evidenziare eventuali miglioramenti.
Svolgimento valutazione fisioterapica:
1. Anamnesi: la valutazione inizia con l’anamnesi del paziente, ovvero la raccolta di informazioni per comprendere la storia passata, raccogliere dati ed esplorare le aspettative future. Si consiglia ai pazienti di portare con sé tutti gli esami relativi alla visita, alla diagnosi e alle prescrizioni degli specialisti che li hanno visitati.
2. Valutazione dei movimenti: successivamente, si procede con l’osservazione dei movimenti spontanei dei muscoli e delle articolazioni, richiedendo l’esecuzione di alcuni semplici gesti motori. Potrebbe essere necessario approfondire l’esame valutativo con una palpazione dell’area interessata per valutare la sensibilità, la tonicità muscolare e l’integrità delle articolazioni. Il fisioterapista valuta quindi la mobilità passiva di un segmento (cioè la libertà di movimento di un’articolazione) e la mobilità attiva (compresa la coordinazione e la forza nel movimento). A questo punto, il fisioterapista propone al paziente un programma di riabilitazione, specifico e personalizzato, mirato al raggiungimento degli obiettivi condivisi per la risoluzione o la riduzione della disabilità del paziente, legata al suo problema fisico.
Il trattamento fisioterapico può includere:
– Terapia manuale
– Esercizi terapeutici specifici
– Applicazione di terapie strumentali
– Suggerimento di utilizzo di supporti come busti o plantari
– Educazione o rieducazione al movimento e a un sano stile di vita attivo
– Addestramento a esercizi da svolgere autonomamente a casa, in palestra o in gruppi di ginnastica medica
Il trattamento fisioterapico prevede una valutazione continua del paziente, con eventuali modifiche al trattamento stesso in base alle esigenze degli obiettivi stabiliti.
La forza di questo processo valutativo risiede nella formulazione di ipotesi che vengono aggiornate in tempo reale e, se necessario, riformulate alla luce di cambiamenti anche imprevisti.
Una valutazione fisioterapica è indicata nei seguenti casi:
– Dolori muscolari, osteo-articolari ricorrenti
– Disfunzioni muscoloscheletriche, articolari o vertebrali
– Disturbi legati all’invecchiamento disfunzioni neuromuscolari
– Necessità di utilizzare busti, plantari o qualsiasi altro ausilio
Onda d’urto Storz
Le onde d’urto costituiscono delle onde acustiche ad alta intensità utilizzate in campo medico per favorire il processo di guarigione del corpo. A differenza degli ultrasuoni, le onde d’urto si distinguono per la loro maggiore potenza.
Le onde d’urto possono essere sfruttate per trattare sia patologie acute che croniche.
Questo tipo di terapia stimola i processi di guarigione, accelerando il metabolismo e incrementando il flusso ematico. Ciò avviene mediante un impatto diretto sulla zona di applicazione.
Durante una sessione, un fisioterapista utilizza uno strumento per emettere le onde d’urto sulla superficie cutanea per alcuni istanti o minuti. Le onde d’urto possono agire fino a una profondità di 60 mm, e l’intensità e la posizione di applicazione possono essere regolate durante la seduta.
La terapia mediante onde d’urto favorisce la guarigione accelerando i processi di riparazione dei tessuti e delle ossa.
Si tratta di un trattamento efficace che riduce il dolore, migliora la qualità della vita e può comportare una riduzione dell’uso di farmaci.
Fisiokinesi
La Fisiokinesiterapia, conosciuta anche come FKT, è una disciplina che impiega il movimento come strumento terapeutico. Essa comprende una serie di tecniche, tra cui il massaggio e la ginnastica medica.
L’obiettivo principale è il recupero della funzionalità motoria. Le sue tecniche comprendono mobilizzazioni attive, passive e assistite, nonché esercizi di rieducazione motoria e terapia manuale.
Principalmente viene utilizzata per prevenire, valutare e curare le patologie dell’apparato muscolo-scheletrico. È indicata per il ripristino della mobilità articolare, il recupero della funzionalità dei segmenti corporei e il miglioramento del tono e della forza muscolare.
La FKT è particolarmente indicata per fratture, interventi chirurgici post-operatori, lussazioni, dolori lombari, cervicalgie, dorsalgia, distorsioni, tendiniti, colpi di frusta, ginocchia doloranti, dolori all’anca e protesi dell’anca, del ginocchio e della spalla.
La Fisiokinesiterapia può essere attiva o passiva. Nel primo caso, il terapista esegue specifiche tecniche sul paziente, mentre nel secondo caso il paziente partecipa attivamente eseguendo movimenti guidati dal terapista. In alcuni casi, si può utilizzare un approccio attivo assistito che combina entrambe le modalità per favorire il recupero del paziente.
Viene utilizzata principalmente per curare traumi e patologie articolari, ma anche per prevenirli attraverso la rieducazione posturale.
Le terapie di FKT possono essere applicate in casi di patologie ortopediche come distorsioni, scoliosi, lesioni muscolari, lussazioni, artrosi, fratture, lesioni tendinee, infiammazioni, dolori lombari e cervicalgie; patologie neurologiche come paralisi cerebrali infantili, malattie neuromuscolari, sclerosi multipla, ictus e altre condizioni che limitano la capacità di movimento; patologie reumatologiche come spondilite anchilosante e artrite reumatoide; malattie cardiovascolari come malattie coronariche; e disturbi respiratori causati da debolezza dei muscoli toracici dovuta a prolungata immobilizzazione.
Durante il trattamento, il terapista utilizza diverse tecniche, come la terapia manuale, tecniche muscolari, manipolazioni vertebrali, esercizio terapeutico, facilitazioni neuromuscolari, massaggio e esercizi propriocettivi.
Massaggio sportivo
I benefici del massaggio sportivo sono molteplici e riguardano sia l’aspetto fisico che quello psicologico dell’atleta. Tra i principali vantaggi si possono elencare:
1. Miglioramento della performance: Il massaggio sportivo aiuta a mantenere l’organismo in ottima condizione, favorendo la preparazione pre-gara e il recupero post-gara. Ciò può contribuire a migliorare le prestazioni degli atleti.
2. Rilassamento muscolare: La muscolatura contratta durante l’attività sportiva può causare rigidità e tensione. Il massaggio sportivo favorisce il rilassamento muscolare, riducendo la sensazione di rigidità e migliorando la flessibilità.
3. Prevenzione degli infortuni: Attraverso la manipolazione dei tessuti muscolari e connettivali, il massaggio sportivo contribuisce a prevenire possibili traumi al sistema muscolo-scheletrico. Questo aiuta gli atleti a ridurre il rischio di infortuni durante l’attività sportiva.
4. Miglioramento della circolazione sanguigna: Il massaggio sportivo favorisce la circolazione del sangue, aumentando l’apporto di ossigeno e nutrienti ai tessuti muscolari. Ciò può contribuire a una migliore performance e a un recupero più rapido.
5. Stimolazione del sistema nervoso: Il massaggio sportivo stimola il sistema nervoso, aiutando a ridurre lo stress e a migliorare le condizioni psicologiche dell’atleta. Questo può favorire una maggiore concentrazione e un migliore stato mentale durante la competizione.
6. Accelerazione del recupero: Il massaggio sportivo post-gara aiuta a ridurre il senso di stanchezza e a favorire il recupero muscolare. Questo può contribuire a ridurre i tempi di recupero tra una competizione e l’altra.
In conclusione, il massaggio sportivo è una tecnica personalizzata che offre numerosi benefici agli atleti, sia a livello fisico che mentale. Le diverse tipologie di massaggio sportivo, eseguite nelle fasi specifiche dell’allenamento, mirano a preparare, supportare e favorire il recupero degli sportivi, contribuendo al loro benessere complessivo.
Massaggio linfodrenante
Il linfodrenaggio è un tipo di massaggio manuale che offre numerosi benefici. Questa tecnica mira a favorire il drenaggio dei liquidi linfatici dai tessuti, permettendo l’eliminazione delle tossine accumulate. Attraverso un delicato movimento di pressione sulla pelle, il linfodrenaggio stimola il riassorbimento degli edemi, regola il sistema neurovegetativo e favorisce la guarigione di ferite e irritazioni.
Nel linfodrenaggio, le manipolazioni seguono il percorso del flusso linfatico e agiscono con una pressione graduale nelle aree interessate. Questo spinge la linfa verso i linfonodi, migliorando la circolazione e promuovendo il benessere.
Attualmente, ci sono due metodi di linfodrenaggio più utilizzati: il metodo Vodder e il metodo Leduc. Entrambi si basano su principi fondamentali: il massaggio deve iniziare dalle zone prossimali e i muscoli del paziente non devono essere tesi. Inoltre, il massaggio deve essere completamente indolore e seguito da un riposo di almeno 15-20 minuti.
La linfa è composta principalmente da acqua, sali, linfociti e proteine, e svolge la funzione di purificare il corpo dai metaboliti che si accumulano nei tessuti. La linfa compie un percorso con soste nelle aree chiamate linfonodi, dove vengono eliminati i residui tossici e la circolazione continua attraverso i vari tessuti.
Il linfodrenaggio agisce su questo processo di circolazione, migliorando il funzionamento del sistema linfatico e riducendo il ristagno dei liquidi in eccesso.
Benefici del linfodrenaggio In generale, il linfodrenaggio offre numerosi benefici ed è una terapia efficace per vari problemi e sintomi. Vediamo in dettaglio quali sono i benefici:
1. Riduce il gonfiore e favorisce il deflusso dei liquidi in eccesso.
2. Contrastare la ritenzione idrica.
3. Favorisce l’ossigenazione delle cellule.
4. Riduce il dolore e facilita il riassorbimento di edemi e linfedemi legati a traumi o interventi chirurgici.
5. Regola il sistema neurovegetativo.
6. Favorisce il processo di cicatrizzazione di piaghe e ulcere nei pazienti diabetici.
7. Migliora l’immunità locale.
Tecarterapia
La terapia Tecarterapia, conosciuta anche come Terapia Capacitiva Resistiva o semplicemente Tecar, consiste nell’applicazione di onde elettromagnetiche con frequenze simili a quelle utilizzate per le radiotrasmissioni a onde medie (comprese tra 0,45 e 1,2 MHz) su una zona del corpo afflitta da dolori articolari o muscolari a causa di una patologia.
Le onde attraversano i tessuti superficiali senza provocare surriscaldamento della pelle e trasferiscono energia termica ai tessuti più profondi, creando un effetto di “dia-termia”.
La Tecar consente di regolare il modo di applicazione, consentendo così una stimolazione a diverse profondità. Nella modalità “capacitiva” la stimolazione è più superficiale, mentre nella modalità “resistiva” è più profonda. Questo permette di personalizzare il trattamento in base alle esigenze del paziente.
Oltre all’effetto analgesico-antiinfiammatorio generato dal riscaldamento profondo, la Tecar produce anche effetti di riparazione biologica che sono ancora oggetto di studio, ma che potrebbero rivelarsi utili nel trattamento di lesioni croniche alle articolazioni e ai legamenti.
La Tecarterapia viene utilizzata per il trattamento e la cura di infiammazioni, lesioni muscolari di lieve entità, contratture dolorose e può anche essere utile nel caso di linfedemi.
Alcune delle condizioni comuni trattate con la Tecarterapia includono lombalgie, cervicalgie, dolori alla spalla o al ginocchio e lesioni muscolari o distorsioni post-traumatiche.
Laserterapia MLS
Un metodo efficace per alleviare il dolore associato alle patologie dell’apparato muscolo scheletrico che offre un valido supporto nel processo di riabilitazione. Questo trattamento favorisce il recupero della funzionalità compromessa a causa di sovraccarico, traumi oppure interventi chirurgici.
L’impulso combinato delle emissioni, sia continue che pulsate, consente di ottenere un incremento dei risultati sull’infiammazione, sull’edema e sul dolore.
Il soggetto può superare rapidamente la fase acuta del dolore mediante trattamenti che consentono di riprendere, velocemente, le sue attività.
Sirio ultrasuoni a bassa frequenza
I dispositivi ad ultrasuoni a bassa frequenza (1 e 3 Mhz) sono strumenti utilizzati per affrontare una vasta gamma di patologie che interessano il sistema muscolo-scheletrico. Il loro scopo principale è quello di alleviare il dolore, favorire il rilassamento muscolare, rompere le fibre di tessuto cicatriziale e promuovere il trofismo, migliorando così la salute e il benessere dei pazienti.
Il generatore a bassa frequenza si distingue per la sua capacità di stimolare i tessuti in modo più intenso e profondo rispetto ai dispositivi a ultrasuoni più comuni.
La terapia a ultrasuoni viene utilizzata per il trattamento di pazienti che presentano le seguenti condizioni:
– Mal di schiena
– Artrosi
– Capsuliti
– Tendiniti
– Borsiti
Questo approccio terapeutico si rivela efficace nel gestire queste complicanze e può offrire sollievo ai pazienti affetti da tali condizioni.